Il rapporto tra consumo di peperoncino e fegato è uno degli argomenti più dibattuti tra gli appassionati del piccante: mangiare peperoncino causa problemi al fegato?peperoncino e fegato

Questa volta, quindi, a legare peperoncino e fegato non è una mia ricetta, bensì la notizia diramata in occasione dell’International Liver Congress™ 2015, importante congresso internazionale dedicato al fegato tenutosi a Vienna: il risultato della scoperta scientifica in questione è estremamente positivo.

Un corretto stile di vita, unito ad un’alimentazione sana ed equilibrata, giovano sicuramente alla salute; alcuni alimenti, e tra questi anche il peperoncino (se usato con criterio), grazie alle sue tante proprietà, contribuisce al benessere generale e del fegato. Ma non solo.

Da esperimenti di laboratorio condotti su due colonie di topi con danni epatici (i primi con un eccesso di bile indotto, i secondi intossicati artificialmente), si è scoperto che:

  • un consumo quotidiano di peperoncino, grazie alla capsaicina, suo principio attivo, ha inibito nel fegato l’attivazione delle cellule stellate (cellule di Ito), accumulatrici di grasso, tipicamente presenti nei casi di fibrosi epatica, causa di cicatrici nel fegato: nei soggetti sottoposti al test e alimentati con peperoncino, le lesioni sono in parte migliorate e si è notato un effetto inibitorio rispetto allo sviluppo di nuove lesioni.
  • il peperoncino ha un effetto preventivo nei confronti dello sviluppo di fibrosi epatica, pur tuttavia non riduce la fibrosi quando tale patologia si è già manifestata.

Dai dati diffusi, 29 milioni di europei soffrono di patologie al fegato e ogni anno 170 mila persone muoiono a causa di esse: prescindendo da opinioni personali, miti popolari o esaltati sostenitori, da oggi il rapporto tra peperoncino e fegato sembra assumere una connotazione decisamente più positiva rispetto al passato.